Dopo la cessione, nel 2013, di farmaci plasmaderivati alla Regione Puglia, le Marche hanno dato il via, tre mesi fa, all’iter che formalizzerà la seconda cessione tra regioni di farmaci salvavita derivanti dalla separazione del plasma donato.
Lo scorso 5 maggio, ad Ancona, è stata firmata la convenzione con la Regione Lazio per la cessione di farmaci plasmaderivati prodotti con il plasma dei donatori marchigiani.
La firma è avvenuta alla presenza del dottor Antonio D’Urso, direttore generale dell’A.O. San Camillo Forlanini; la dott.ssa Silvia Castorina, responsabile del Centro Regionale Sangue Lazio; il dottor Mario Piani, direttore del DIRMT, il Dipartimento Intraziendale Regionale di Medicina Trasfusionale della Regione Marche; il dottor Francesco Picardi, responsabile del Centro Regionale Sangue Marche; il dottor Paolo Galassi, direttore generale Azienda Ospedaliero Universitaria “Ospedali Riuniti Umberto I – G.M. Lancisi – G. Salesi” e Massimo Lauri, presidente regionale dell’Avis Marche.
La regione Marche ha un magazzino del farmaco Albumina pari a più del doppio del proprio fabbisogno e un’importante scorta del farmaco Antitrombina III; altre regioni al contrario ne sono significativamente carenti.
L’Albumina è un farmaco che consente di ristabilire il volume circolatorio e viene utilizzato nelle sindromi proteinodisperdenti; l’Antitrombina invece è impiegata nella profilassi della trombosi venosa profonda e del tromboembolismo in situazioni di rischio clinico, anche in termini preventivi. Le regioni che non hanno tali farmaci in quantità necessaria sono costrette ad acquistare i prodotti sul mercato a un costo molto elevato (circa il doppio del valore da pagare per la lavorazione del plasma donato nella propria regione).
Le regioni che hanno la possibilità di fornirne altre con questi farmaci lo fanno a una tariffa che assicura solo la copertura dei costi sostenuti.
Così le Marche si apprestano a cedere al Lazio 20mila flaconi di Albumina e 1600 di ATII.
«Un ringraziamento per questo risultato va ai collaboratori che quotidianamente provvedono alla raccolta e alla produzione di plasma nel territorio regionale con professionalità e costanza, assicurando i livelli di qualità e sicurezza che rendono il loro lavoro un dono per gli altri. – ha commentato il dottor Piani – A tutto il personale, operante nelle Unità Operative di Medicina Trasfusionale della Regione Marche, il ringraziamento è accompagnato all’auspicio di crescita dello spirito di squadra per altri traguardi da raggiungere, a garanzia della tutela della salute dei donatori e dei pazienti. Un pensiero che si unisce alla profonda gratitudine riconosciuta a tutti i donatori di sangue che, con gesto volontario, anonimo e disinteressato, assicurano il loro prezioso dono a quanti abbiamo necessità di tali terapie».